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1) Dizion. 5° Ed. .
COCCODRILLO.
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COCCODRILLO.
Definiz: Sost. masc. Grosso rettile anfibio, simile nella forma alla lucertola, e che abita nelle regioni calde dell'Asia, dell'Affrica e dell'America, sulle rive de' fiumi.
Dal lat. crocodilus, e questo dal gr. κροκόδειλος. –
Esempio: Benciv. Mes. 149 t.: Al predetto collirio mescola di sterco di coccodrillo o di ramarro.
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 237: Fu consecrato il tempio nel monte di Libia appresso il lito delli coccodrilli.
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 82: E 'l coccodrillo avea l'uom prima morto, Poi lo piangeva.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 75 t.: I coccodrilli fanno in più paesi, cioè in Egitto, in India, nel Mar rosso ed in Mauritania.
Esempio: Magal. Relaz. 13: Molti amano meglio di passare a nuoto,.... a loro gran risico, per le spesse imboscate che fanno ai passeggieri i coccodrilli e gl'ippopotami.
Definiz: § Fare come il coccodrillo, che uccide l'uomo e poi lo piange; dicesi con maniera proverbiale di Chi fa pensatamente del male ad alcuno, e poi mostra che gliene dolga; onde Lagrime del coccodrillo, o Le lagrime, del coccodrillo, dicesi del dispiacere che mostra provare alcuno, dopo aver fatto del male a un altro. –
Esempio: Tass. Pros. div. 4, 324: Mi sforza ad amare un uomo assai più crudo di coccodrillo, che uccide e piange; ma egli uccide e ride.
Esempio: E Tass. Pros. div. 4, 371: Come non vuoi che io rida, se io ti vedo far proprio come fa il coccodrillo? F. Io non t'intendo. M. Il coccodrillo, dopo aver ammazzato l'uomo, se lo mette a piangere.